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Questo libro su Niccolò Machiavelli si propone di restituire, con profondità e rigore critico, la complessità di un pensatore che ha segnato in modo decisivo la storia della politica occidentale. Lontano dalle semplificazioni che riducono il suo nome a sinonimo di cinismo e manipolazione, l'opera segue un percorso articolato che intreccia biografia, contesto storico, produzione intellettuale e ricezione critica, per offrire un ritratto completo e sfaccettato. Machiavelli emerge come uomo del suo tempo e, al tempo stesso, come figura profondamente moderna, capace di leggere con straordinaria lucidità i meccanismi del potere, le fragilità delle istituzioni e la natura contraddittoria dell'uomo politico. Dalla sua formazione umanistica nella Firenze del Quattrocento alla carriera come segretario della Repubblica, dalle missioni diplomatiche alle riflessioni maturate nell'esilio, il libro segue Machiavelli nei momenti decisivi della sua vita, ricostruendo il contesto politico in cui visse e il rapporto conflittuale con il ritorno mediceo. Grande spazio è riservato alle sue opere fondamentali - Il Principe, i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, Dell'arte della guerra, le Istorie fiorentine - analizzate nel dettaglio sia nei contenuti sia nelle implicazioni teoriche e stilistiche. Allo stesso tempo, il libro esamina i dibattiti politici a cui Machiavelli partecipò, come quelli animati negli Orti Oricellari, luoghi simbolici della crisi e della trasformazione del pensiero repubblicano. Il volume riflette anche sul pensiero politico machiavelliano nella sua evoluzione, con particolare attenzione alla frattura che egli opera rispetto alla tradizione idealistica e morale della politica medievale e rinascimentale. Machiavelli costruisce un nuovo linguaggio della politica, autonomo e disincantato, basato sull'osservazione empirica della realtà e sulla necessità di agire in un mondo dominato dall'instabilità. L'opera affronta il confronto tra Machiavelli e altri pensatori del suo tempo, in particolare Francesco Guicciardini, mettendo in luce differenze e punti di contatto tra due modi diversi di pensare il potere e la storia. Infine, il libro segue la fortuna critica e l'impatto duraturo del pensiero machiavelliano: dalle polemiche che lo hanno reso una figura controversa, fino al riconoscimento moderno del suo ruolo fondativo nella nascita della scienza politica. Viene analizzata la sua influenza su autori come Hobbes, Rousseau, Weber, Nietzsche, e viene mostrato come la sua eredità continui a interrogare il nostro presente, in un'epoca in cui il rapporto tra etica, leadership e istituzioni è di nuovo al centro del dibattito pubblico. Scritto in uno stile chiaro ma mai semplificato, il libro si rivolge tanto agli studiosi quanto ai lettori curiosi che desiderano avvicinarsi a Machiavelli con uno sguardo approfondito, libero da pregiudizi e attento alla ricchezza del suo pensiero. È un invito a riscoprire non solo il teorico della ragion di Stato, ma anche il cittadino appassionato, l'osservatore acuto, il narratore ironico e drammatico di una delle epoche più turbolente della nostra storia.

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9798296262783

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