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Un viaggio comico e affettuoso tra le pieghe di un'estate - anzi, di più di una - passata in colonia. Quei luoghi mitici dove mandavano i bambini ""per il loro bene"", ma che sembravano progettati da qualcuno con una passione inquietante per Kafka e una conoscenza piuttosto vaga di Rodari. In queste pagine ho raccolto tutto: i compagni indimenticabili, gli episodi più assurdi, le prime esperienze di indipendenza forzata e quei momenti surreali che oggi fanno sorridere, ma che all'epoca sembravano veri e propri drammi. Ho raccontato il bello, il brutto e il tragicomico, con la leggerezza di chi, ormai adulto, può finalmente ridere di quei pantaloncini troppo corti e delle file alle docce degne di un addestramento militare. Per chi ha vissuto le colonie estive, questo libro è una piccola macchina del tempo: vi farà sorridere, sospirare, magari anche esclamare ""succedeva anche da noi!"". Per chi invece non c'è mai passato, è l'occasione per scoprire un mondo ormai scomparso, dove bambini vestiti tutti uguali marciavano in fila, dormivano in camerate enormi e coltivavano l'arte della nostalgia. È un racconto personale, ma con qualcosa di universale: perché dietro ogni marmellatina monodose, ogni camice bianco e ogni canottiera a righe, si nasconde una storia che vale la pena ricordare e magari raccontare, anche solo per ridere ancora un po'.

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9798284321416

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