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La morte, perlomeno, soddisfa la curiosità. La tomba è preferibile allo sbadiglio. Così sentenziava il genio freddo e spiazzante di Cioran. La morte infatti è il più affascinante di tutti i misteri, il più grande di tutti i quesiti, la domanda metafisica per eccellenza, ma oltre a tutto ciò essa è anche e soprattutto la più grande iniziazione. Confrontarsi col suo quesito significa dunque ripensarsi, ricostruirsi, riprogettarsi innanzitutto sul piano del mondo interiore, di cui la morte è parte. Significa smettere di vederla quale spavento supremo e accoglierla invece quale Alleata, quale momento alchemico della nostra vita. Questo studio si inserisce sulla scia sincretista di varie tradizioni di pensiero che leggono l'istante del trapasso quale momento di trasformazione: un inizio metafisico più che una fine biologica.

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9781503070172

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