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Nel tempo presente, la Torah non ha smesso di parlare. Ma per ascoltarla davvero, occorre saper riconoscere le nuove voci che la abitano: quelle del corpo, del trauma, del desiderio, del silenzio; le voci femminili e queer, le voci post-Shoah, le voci che leggono con passione e timore, anche fuori dai circuiti tradizionali. Questo sesto e ultimo volume della collana Pardesica è dedicato a loro: ai contemporanei. Non come categoria sociologica, ma come condizione spirituale. Il lettore contemporaneo non guarda il testo da lontano: lo interroga da dentro, con le sue ferite e le sue speranze. E nell'atto stesso del commentare, rinnova l'alleanza. Tra midrash e poesia, tra teologia e psicanalisi, tra studio accademico e intuizione performativa, queste pagine esplorano ciò che la Torah rende possibile oggi: una lettura plurale, incarnata, relazionale. Non un'ermeneutica della certezza, ma della responsabilità. Come un giardino che non si chiude, Pardesica giunge al suo compimento solo per riaprire il cammino. Perché se la rivelazione è ancora in corso, ogni voce che osa leggere diventa parte della sua eco.

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9798285168997

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