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"Il mondo � competitivo. Gli animali competono per il cibo, per difendere i loro cuccioli, per la sopravvivenza. L'uomo non � da meno, non lo era allo stato primitivo; quando competeva per vivere, non lo � oggi che compete per primeggiare sul prossimo. Non possiamo nasconderlo, c'� la nostra storia a dimostrarlo: dalle guerre che abbiamo intrapreso nel corso della storia, alla carriera lavorativa all'interno di una societ� che ognuno di noi vorrebbe intraprendere, passando per lo sport; tutto questo non � altro che il modo di saziare la nostra sete di competizione. Mutano i modi ma non la sostanza: ritenete ci sia tanta differenza tra i gladiatori che combattevano nel Colosseo, incitati da migliaia di persone e due pugili che si affrontano sul ring? La differenza sta nella relazione con la morte: nel primo caso era quasi dovuta, desiderata, il giusto finale per lo sconfitto; nell'altro si cerca di fermarsi prima; Ci� non escluse che lo scopo della contesa sia il medesimo: primeggiare sull'avversario. La competizione rende vivi, ""nutre"" l'essere umano di energia, senza la quale verrebbero a mancare gli stimoli indispensabili per inseguire tenacemente gli obiettivi prefissati. Vi chiedo: ""Perch� lo sport � cos� popolare?"" Perch� tutti noi ci identifichiamo nei nostri idoli e diamo sfogo alla nostra voglia di competizione tramite loro. Il calcio � lo sport pi� praticato nel mondo e di conseguenza i calciatori e le loro gesta in campo rappresentano, per la maggior parte di noi, la valvola di sfogo di quel ""desiderio di competere"" insito nell'essere umano che la vita quotidiana non ci permette di espellere.Nel mondo sportivo ci sono persone che sembrano ""segnate"" nel loro destino; sono gli ""eletti"" gente che ha tutto per riuscire in una disciplina.Ma non siamo tutti ""eletti"". Un'altra tipologia di sportivo, priva di un talento fuori dalla norma, per ottenere risultati deve perseverare senza mollare un secondo per tanto tempo; anche per anni. Con questa costanza hanno buone possibilit� di riuscire nel loro intento. La mia categoria di appartenenza � la terza, dove le cose non stanno proprio come nei casi precedenti, poich� non si limita tutto a ""doti innate"" o all'attinenza nel ""non mollare mai"".In seguito ad approfonditi studi(non � vero), dopo aver coinvolto luminari di tutto il mondo(non � vero anche questo), ho elaborato la tesi che ora vi esporr� Ritengo che il cammino intrapreso da ognuno di noi dipenda da vari fattori, alcuni condizionati dalle nostre scelte, altri fuori dal nostro controllo. Si pu� dire che la vita sia come un viaggio su di una strada con dei bivi disseminati qua e l�; incroci, il pi� delle volte, a due direzioni: sinistra o destra.In base alla nostra scelta la vita continua in una determinata direzione..."

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9781713211877

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