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L'aggettivo ""stupido"" sul piano religioso pare riguardare solamente certe credenze degli altri: gli animisti, gli islamici, gli induisti...In questo libello provocatorio, autoironico e autoaccusatorio, l'autore sfida il lettore cristiano a vagliare la propria fede che certamente contiene porzioni piccole o grandi di assurdità.Una tesi provocatoria confortata dalla storia che impietosa rivela tracce di stupidità talvolta tragiche sempre, anche tra i giganti del pensiero...Agostino, Tertulliano, Tommaso d'Acquino, Origene, Lutero, Calvino...Le menti più grandi espresse dal cristianesimo non ne furono esenti.Una riflessione scorrevole necessaria alla salute dello spirito per chi non ha paura di leggere la propria anima riflessa nello specchio del confronto

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9798735567516

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